mercoledì 2 gennaio 2013

Lumino delle feste

In inverno i mandarini sono sulle nostre tavole spesso accompagnati da noci, mandorle e frutta secca. 
Quando ero bambina dopo i pranzi delle feste, con la pancia piena e un po' sonnecchiante, andavo in braccio a mio papà a prendermi un pò di coccole. Era il momento del panettone -categoricamente mandorlato-, del caffè e della frutta.
Ecco che allora lui con tono enfatico e atteggiamento quasi da mago prendeva un mandarino e annunciava: "Hei, guarda un pò cosa faccio?"
E in pochi minuti realizzava un vero e proprio lumino che sprigionava profumo di scorza bruciacchiata.
Realizzarlo è semplicissimo. Occorre un mandarino, un coltello, un pezzetto di cotone e dell'olio.
Per prima cosa tagliate la scorza del mandarino facendo attenzione a non fare un solco troppo profondo ed evitando di raggiungere gli spicchi, altrimenti l'operazione successiva risulterà più complicata.
A questo punto bisogna delicatamente staccare la buccia dal frutto vero e proprio, senza rompere la scorza.

La metà con il picciuolo dovrebbe presentare all'interno dei filamenti. E' molto importante non strapparli. Questa sarà la nostra metà inferiore.
Alla metà superiore invece bisogna tagliare via la calotta.

A questo punto prendete un pezzettino di cotone ed avvolgetelo bene intorno ai filamenti in modo da ottenere uno stoppino.

Versate un pò di olio (più ne mettete e più a lungo durerà la fiammella)
e accendete il lumino.
Fatto!

Quando ero bambina volevo naturalmente metterlo acceso vicino al letto prima di andare a dormire.
Buona notte!




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