venerdì 9 agosto 2013

Uncinetto, help!

La mia nonna materna era una sarta provetta, aveva una macchina per fare i golf (con la quale preparava maglie per tutta la famiglia e interi vestitini con gli avanzi delle lane per il mio Cicciobello, di cui andavo fierissima), ma soprattutto ricamava a meraviglia. Aveva sempre con se nella borsa una camicetta a cui ricamare il colletto e io la ricordo seduta in spiaggia sulla sdraio o ai giardinetti con me mentre cuce.

La mia nonna paterna (che compirà 100 anni a gennaio!!) invece è sempre stata la classica nonnina ricurva su se stessa, con i capelli grigi legati a chignon che sferruzza a tutto spiano con i ferri o l'uncinetto.

Io mi chiamo Caterina. Se i geni non sono un'opinione, non posso che diventare una perfetta "caterinetta"!
In effetti mi piace ricamare, ma ho sempre cucito secondo il ricordo della mani abili di mia nonna, quindi da autodidatta, riuscendo però ad ottenere risultati discreti.

Ultimamente mi è venuto il ghiribizzo di provare l'uncinetto, soprattutto dopo aver visto dei lavoretti davvero sfiziosi in rete.La maglia invece la trovo una lavorazione troppo lenta e complicata per ottenere un qualsivoglia oggetto che non sia una sciarpa!

Eccomi quindi a digitare "uncinetto", "maglia alta"e "maglia bassa" su "san google".
...PERO'...
però proprio non capisco una cosa. 
Quindi ho deciso di scrivere un post con richiesta di aiuto
che io stia facendo la maglia alta o bassa, DOVE si deve infilare l'uncinetto? cioè, si dice che si prende una maglia, MA DOVE?!
Quì dentro la maglia (soluzione "A"), come si fa quando si parte dalla semplice catenella
soluzione "A"
 oppure quì dentro (soluzione "B"), cioè nel buco che si forma?
soluzione "B"
Io ho provato in entrambi i modi, ma direi che al mio occhio di principiante-al-suo-primo-pezzo, non si vede una grande differenza...

Le veterane mi perdoneranno per la domanda puerile, ma vorrei imparare in modo corretto ;-)
GRAZIE a chi vorrà aiutarmi!

mercoledì 7 agosto 2013

Yogurt fatto in casa - i trucchi del mestiere

Come promesso nel post precedente, ecco a voi i suggerimenti per modificare il sapore e la consistenza dello yogurt variando il tipo di latte che si sceglie o il tempo di fermentazione.
QUALE LATTE UTILIZZARE
Il sapore e la consistenza dello yogurt dipendono in gran parte dal latte che si sceglie.

- Latte intero = yogurt cremoso, denso, e viscoso, senza produzione di siero (liquido giallognolo ricco di sali). La sua percentuale grassa sarà maggiore , cosi come il suo contenuto calorico.

- Latte parzialmente scremato = yogurt meno denso e cremoso, con una leggera produzione di siero, dal sapore delicato. Per una colazione o merenda leggera.

- Latte scremato =  yogurt molto liquido con molta produzione di siero e piuttosto insapore. A volte risulta non compatto, cioè è costituito da tanti "granuli" in sospensione nel liquido bianco (come un siero). Per chi è proprio a dieta.

- è sconsigliato l'impiego di latte fresco e comunque da utilizzare previa bollitura perchè potrebbe contenere microrganismi che potrebbero compromettere la riuscita ottimale dello yogurt.

- Latti vegetali  (Riso, avena, soia) = il prodotto finale viene meno denso, abbastanza liquido e richiede maggiore tempo di fermentazione. Spesso è necessario un addensante, tipo agar agar.
Onestamente io non li ho mai provati.

INGREDIENTI FACOLTATIVI:
Aggiungendo la panna si otterrà un dessert da leccarsi i baffi! Per chi non teme calorie e colesterolo!

Aggiungendo un paio di cucchiaini di latte in polvere si otterrà uno yogurt estremamente compatto: il cucchiaino, inserito verticalmente, resterà ben dritto!

Non si deve aggiungere frutta cruda prima della fermentazione: si possono usare marmellate o frutta sbollentata, ma non frutta fresca. Altrimenti la fermentazione non avviene. Io consiglio di aggiungere eventuali ingredienti extra, ad eccezione dello zucchero, DOPO la produzione dello yogurt.

TEMPI DI FERMENTAZIONE:
E' importante rispettare i tempi di fermentazione perché da questo dipende il grado di acidità e la consistenza del nostro yogurt: più lunga è la fermentazione(10-12 ore), più acido e denso sarà lo yogurt (e viceversa). E' una questione di gusti, pertanto suggerisco di provare e capire quale vi piace di più.

Appena spenta la yogurtiera lo yogurt ha la viscosità di un "budino" - è il cosiddetto coagulo. Se si ama uno yogurt compatto, ritiratelo tale e quale nel frigo.

Se, invece, si desidera uno cremoso, il prodotto va 'lisciato': con un colino o, semplicemente, con una forchetta anche appena prima di consumarlo. Più si "liscia", più lo yogurt sarà "da bere".

Noi lo amiamo compatto, cremoso, dolce e non acido, quindi utilizziamo uno yogurt intero come starter (la prima volta, poi riutilizziamo il nostro) con latte UHT intero e lo lasciamo 8 ore nella yogurtiera per ritirarlo così com'è in frigo.

Lo yogurt preparato in questo modo ha il vantaggio che, essendo neutro, dovrebbe mettere tutti d'accordo perchè ogni membro della famiglia può gustarlo come più preferisce: al naturale senza zucchero, bianco con lo zucchero o il miele, con la frutta fresca, con i cereali, con la frutta secca, con la marmellata ecc... insomma è molto versatile, ed essendo al naturale può essere perfetto anche in cucina, come condimento per insalate.

Ti potrebbe anche interessare:
Yogurt fatto in casa con la yogurtiera, procedimento.

martedì 6 agosto 2013

Yogurt fatto in casa

In famiglia adoriamo lo yogurt, specialmente in estate perchè è fresco, gustoso e fà bene.
Da qualche anno però lo auto-produciamo con la yogurtiera. L'abbiamo vinta grazie ai punti di un qualche supermercato, ma costa poco (circa 15 euro!) e insieme danno anche i barattolini con il tappo (tanto carini..) dove preparare lo yogurt e poterlo conservare in frigorifero.
Insomma noi siamo soddisfattissimi.
Si può autoprodurre lo yogurt anche senza la yoguertiera. Vi proporrò qualche soluzione alternativa in un prossimo post, però secondo me la yogurtiera è molto più pratica.
COSA SERVE:
# 4 o 5 cucchiai di yogurt intero neutro (senza zuccheri aggiunti o frutta) oppure una busta di fermenti lattici
# 1 litro di latte UHT
# 1 yogurtiera
COME SI PREPARA UNO YOGURT SEMPLICE NATURALE BIANCO:
La prima volta si compra uno yogurt (poi si può riutilizzare uno dei vasetti fatti in casa) e si miscela con un litro di latte a lunga conservazione, meglio se a temperatura ambiente, mescolando bene bene. In alternativa allo yogurt si può comprare in farmacia una busta di fermenti lattici, ma le volte in cui li ho usati ho avuto pessimi risultati (forse non erano più freschi, forse non ce n'erano più di vivi...insomma, io preferisco di gran lunga usare come starter lo yogurt!)
A questo punto si versa il contenuto nei vasetti e si dispongono questi ultimi, senza tappo, entro il contenitore riscaldante. Si mette il coperchio e si lascia riposare per 8-10 ore in un luogo tranquillo, dove lo yogurt non subisca scossoni o vibrazioni.
Dopo questo periodo si spegne la yogurtiera. Il modello che abbiamo noi non è provvisto di timer con auto-spegnimento, perciò ci siamo organizzati così: lo attacchiamo la sera e lo stacchiamo la mattina. 
Una volta raffreddati, i vasetti vanno chiusi e riposti nel frigorifero, per essere consumati nell'arco di qualche giorno (da noi durano tranquillamente una settimana).
Questo post rischiava di diventare kilometrico perciò ho deciso di dividerlo in due parti: la prima (questa) con la ricetta base. Prossimamente seguirà la seconda con i trucchi e suggerimenti per modificare il sapore e la consistenza dello yogurt variando il tipo di latte che si sceglie o il tempo di fermentazione.
Non perdete la prossima puntata "yogurt fatto in casa: i trucchi del mestiere".

venerdì 2 agosto 2013

Come far emozionare una mamma

Siamo ormai ad agosto, le scuole sono chiuse da tempo, quindi questo è un post un pochino fuori tempo.. Ma l'altro giorno, spulciando delle foto di questo inverno, mi sono saltate all'occhio queste del 9 febbraio.

Cosa capita quando si trova il nome del proprio bambino su un pezzo di carta con un complimento?
Una mamma si scioglie, letteralmente!
Se poi il biglietto è scritto dalle maestre del nido del proprio figlio che descrivono l'attività svolta e pubblicamente elogiano i piccoli per l'entusiasmo dimostrato, nonostante la difficoltà, con tanto di nome e cognome, beh, uno rischia di farsela addosso per l'emozione!
Un complimento sulla "pubblica piazza", mica una cosa da ridere!