giovedì 31 ottobre 2013

Regole disegnate

Quando è ora di mangiare a casa nostra possono capitare due cose: o si vuole continuare a giocare oppure si corre a tavola senza capire più niente e ci si avventa sul piatto.
In entrambi i casi è opportuno ricordare al duenne che prima bisogna lavarsi le manine.
Quindi il cerimoniale prevede che gli chieda "Cosa dice la regola?"
Bisogna lavare le manine.
"Fammi vedere come sono le tue?"
Lui mi mostra le manine e io con aria schifata dico: "UUUUUhhh, che spooorcheeeeee! Vai a lavarle subito!"
In genere funziona e torna di lì a breve tutto soddisfatto mostrandomi i palmi delle mani e dicendo: "Guadda mamma come sono belle pulite adesso!"

Si può cominciare con il pasto.
Va detto che Leo non è un super mangione.
Rispetto alla sua mamma (io) che non ha MAI finito un biberon o piatto in vita sua, sfamandosi spesso e volentieri, anche da grandicella, di solo latte e polenta....lui mangia abbastanza e di tutto.
Tuttavia a volte fa un pò di capricci, si distrae facilmente, preferisce scendere dal tavolo al primo pretesto per tornare a giocare.
Quindi ci è capitato in passato di cercare di distrarlo per fargli finire la pappa.
Il metodo funziona alla grande, però ci siamo accorti che non va bene perchè alla fine i pasti  diventano sempre di più un farsi imboccare e una ricerca di distrazioni infinita (favola raccontata,  giocare a tavola o guardare Peppa Pig mentre si mangia).
ORRORE!
Per di più al nido mangia benissimo, tutto e da solo (pare)!
Quindi è comparsa una nuova regola:  
mentre si mangia non si gioca.
Non credevo che il semplice esporre  un disegno lo potesse aiutare ad accettare una regola che diventa così un dato di fatto e non più una imposizione.
Adesso va da solo a posare i giochi e tutto serio, guardandomi dritto negli occhi con il dito indice alzato mi ripete che mentre si mangia non si gioca!

Però abbiamo dovuto apportare una piccola modifica al cartello originale.
Poichè mio figlio non è un santo, tutt'altro, il fatto che ci fossero disegnate una macchinina e Peppa Pig vicino al piatto di spaghetti fumante, più che da deterrente erano diventati un suggerimento.
Una bella piega del foglio ha risolto il problema!
E voi che strategie usate per far sì che i vostri bambini vi ubbidiscano e seguano le regole di buona educazione? (quelle minime indispensabili, s'intende!)

4 commenti:

  1. domandone! diciamo prima di tutto che da noi le regole tassative sono veramente poche, direi che sono: lavarsi le mani prima di mangiare, lavarsi in generale (!), quando si mangia non si gioca (anche se un dinosauro a tavola è consentito se vuole solo fare compagnia!), si mangia solo in cucina. altre, come non scrivere sui muri e non giocare a palla in salotto, direi che sono tacite e non ho bisogno di ripeterle, per fortuna!
    come facciamo a fare rispettare quelle non tacite? mostrando la conseguenza. se non ti lavi le mani non mangi. se non ti lavi in generale hai una punizione nella giornata, come niente cose dolci a merenda o niente tv. se giochi a tavola siamo costretti a dire al dinosauro di allontanarsi per un pò e se vuoi uscire dalla cucina devi posare il biscotto. se esci lo stesso ti ricordo la regola, se te ne freghi te lo tolgo di mano. cerco sempre di non arrabbiarmi, di ricordare prima con le parole qual'è la regola, ma evito di entrare nel perverso gioco dei si-no-si-no.... le regole sono quelle, tutti le rispettiamo e non c'è altro da dire. decidere di non rispettarle significa accettarne la conseguenza. e cerco sempre di fare in modo che la conseguenza non suoni come un atto di rabbia, ma un effetto reale, tipo se non ti lavi i denti i dolci non li puoi mangiare perchè i denti si cariano. secondo me è importante per loro capire che le regole non sono delle imposizioni arbitrarie ma nascono da necessità. ed è secondo me altrettanto importante non mostrare rabbia, perchè la rabbia dà la sensazione che la richiesta sia una richiesta personale, e su questo loro possono giocare. ...sono un pò tedesca??
    capisco che è una scocciatura il fatto che distraendoli per fargli fare qualcosa questo distrarre diventi una necessità. secondo me questo è un modo adatto per bambini molto piccoli, fino all'anno e mezzo/due. dopo, essendo più capaci di comprendere i tuoi tentativi indiretti per fargli fare qualcosa, avvertono la tua pressione e iniziano a usare quella circostanza per richiamare la tua attenzione (come piegare il foglio!).....e può essere un gioco lungo e perverso!! io cerco di evitarlo...!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mamma mia, Serena! questo commento è più lungo del post :-)
      Hai ragione, le regole devono essere poche e ferree. Anche da noi ci sono praticamente solo quelle che hai elencato tu. Devo dire che Leo è abbastanza ubbidiente, in genere basta semplicemente spiegare il perchè gli chiediamo di fare una cosa (restituire un gioco al parco perchè il proprietario lo rivuole o deve andare via...). Però con il cibo stavamo entrando in un vicolo cieco, perchè alla fine, non essendo un mangione, avevo paura che non mangiasse abbastanza (che poi nessun bambino muore di fame qui in Italia). Quindi come spesso accade, le regole per i bambini servono più a noi genitori. Infatti non credo che sia costruttivo distrarli e basta, ma fargli capire che certe cose vanno fatte (mettersi il cappotto perchè fuori fa freddo etc.) Loro sono piccoli, ma non scemi e lo capiscono.
      A cena dopo qualche boccone ingurgitato e una richiesta infinita di distrazioni, Leo ci stava mettendo alla prova proprio perchè in passato cedevamo alle sue richieste. Il semplice disegno ricorda a tutti come ci si comporta. Da noi funziona :-)

      Elimina
    2. si scusa mi sono lasciata un pò andare....è che certe volte mi viene da chiacchierare!

      Elimina
    3. tranquilla, qui sei sempre la benvenuta!

      Elimina