In genere tiro fuori l'albero di Natale il 19 novembre, data in cui l'Ikea comincia a distribuire gli abeti da addobbare.
Qualche anno fa, presa dal mio spirito naturalista, ho deciso di prendere anche io il mio bell'alberello vero.
Lo abbiamo messo in un bel vaso con la terra, decorato con cura e gli abbiamo anche dato un nome: Pino Natalino.
Il poveretto, però, avrebbe di gran lunga preferito starsene al fresco fuori casa, anzichè passare un mese a 24° gradi. Per farvela breve, il nostro Pino Natalino ha cominciato a soffrire di alopecia perdendo chili di aghi.
L'ho riportato in negozio credendo che, come promesso, sarebbe stato piantato su pendii innevati. Questa immagine bucolica si è infranta di fronte alla realtà: montagne di abeti che non godevano proprio di ottima salute, qualcuno spelacchiato, i più secchi e morti. Tristezza.
Dall'anno successivo ho deciso di diventare veramente "ecologica" comprando un bell'albero di natale finto in pura vera plastica, da riutilizzare di volta in volta senza contribuire a sterminare milioni di poveri alberelli veri.
Tuttavia quest'anno è ancora chiuso nello scatolone in cantina insieme alla ghirlanda, agli addobbi, alle lucine e al presepe. Orrore!
Quindi questo weekend, chi c'è c'è, noi abbelliremo la nostra casetta a festa :-)
Una cosa però, in fretta e furia, ho dovuto prepararla: il calendario dell'avvento!
L'anno scorso ne ho costruito uno riciclando i vasetti degli yogurt.
Quest'anno non volevo riempire la casa di oggetti comperati carini, ma spesso inutili; non ho avuto tempo di preparare regalini fai da te come ha fatto Clara, tipo macchinine o animaletti di cartone oppure stampini o natività in sughero; non volevo che mio figlio si riempisse ogni giorno di dolcetti e caramelle arrivando a Natale satollo e drogato di zuccheri.
La soluzione l'ho trovata grazie a quel genio di Giada e al suo calendario dell'avvento "la barba di Babbo Natale", che ho leggermente modificato e adattato.
Ho disegnato il bel faccione di Babbo Natale su un cartoncino A3 e l'ho colorato con la tempera rosa.
Il cappellino invece è un ritaglio di un pigiamino infeltrito di Leo (con i quali sto realizzando un altro progettino natalizio che vedrete prossimamente su questi schermi)
Per la barba invece ho disegnato 24 cerchietti con il bianchetto.
Con la tecnica dei pom-pom con la forchetta ho creato 24 mini pom-pom che il piccolo di casa ogni sera attaccherà alla barba del suo Babbo Natale.
Alla fine sarà così folta che il povero vecchietto potrà difendersi dal freddo nella gelida notte natalizia e potrà raggiungere tutti i bimbi buoni.
E voi come vi state preparando per il Natale?
è bellissima questa idea!mi piace un calendario dell'avvento senza dolci! io quest'anno sto molto inditro,è come se il natale stesse arrivando troppo presto...non so perchè. tra l'altro è una settimana che sto bloccata con i nanetti a casa e una persistente influenza...
RispondiEliminaCome ti capisco.
EliminaPoveri, fagli tante spremute d'arancia (come direbbe a me la mia mamma!)
un abbraccio e guarite in fretta :-)
Povero Babbo Natale, tu e Giada gliene combinate delle belle! Hihihi
RispondiEliminaSi, siamo diaboliche, hehehehe!
Eliminaio ho finito l'altro ieri le etichette per il calendario e oggi il modo per riempirlo, in due minuti netti di lavoro... anche io in super ritardo... spero di riuscire a fare l'albero domani!!! :-O
RispondiEliminaBrava Caterina! E' molto carino e ricicloso! Noi semplicemente ri-usiamo e ricicliamo quello dell'anno scorso mettendo delle sorpresine nuove, stavolta comprate (proprio non ce l'ho fatta neanch'io!).
RispondiEliminaGrazie mille delle citazioni! Troppo buona!
Un bacio e buon inizio settimana e mese!
È venuto benissimO!!!! E con pom pom e vestiti piccolini riciclati sembra molto più morbido e caldo!!! Spero vi divertirete!!
RispondiEliminaBellissima questa idea: la barba di Babbo Natale che cresce man mano che si avvicina il fatidico giorno!
RispondiEliminaCredo proprio che l'anno prossimo prenderò spunto.
Grazie per l'idea
semplice e d'effetto, vero? ;-)
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